Trieste - Castello di Miramare - San Sabba - Bazovizza - Slovenia (i primi 4 giorni)




Giorno 1: 24/05/19 – Viaggio e arrivo a Trieste
Partenza da Bruges con il treno. 
volo SN3205 BRU VCE 14h30-16u14 -  Arrivo a Venezia e trasferimeno a Trieste. (150 kms)
Autista : Nelson

Check in presso il B&B Hotel Trieste *** Via S. Anastasio


Cena presso il ristorante ‘Antico Caffè San Marco’, Via Cesare Battisti 










Giorno 2: 25/05/19 – Visita di Trieste e Castello di Miramare
Trieste è una città di contrasti, un'attitudine dovuta alla sua posizione di confine con la Slovenia e al fatto che si tratta di una città portuale, abituata ad accogliere persone di tutte le nazionalità, anche solo di passaggio, per uscire o entrare in Italia.
Piazza della Libertà con il statuo dell'
Imperatrice Elisabetta d'Austria "Sissi"
Nel centro storico – la Città Vecchia – si può passeggiare per strade tortuose e osservare delle abitazioni dall’aspetto tipicamente medievale. In alcune zone si può invece ammirare l’influenza austriaca grazie ai tantissimi palazzi che fanno pensare a Vienna, ma anche grandi edifici in stile neoclassico, liberty e barocco.


Chiesa Evangelica Lutherana
Piazza Vittorio Veneto con Il Palazzo delle Poste



Il Canal Grande

Visita sulla piazzai San Antonio Nuovo. 
La Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, chiamata comunemente chiesa di Sant’Antonio Nuovo, è il principale edificio religioso del Borgo Teresiano e del centro di Trieste, situata nell’omonima piazza, a ridosso del Canale Grande.




Chiesa Serbo Ortodossa di San Spiridione (stile neobyzantico)



















A Trieste troviamo anche monumenti di epoca romana:
. e il teatro romano.
Il teatro romano si trova ai piedi del colle di San Giusto e la sua realizzazione in pietra sfrutta la pendenza del colle. 

Un tempo era valorizzato anche dalla presenza di alcune statue, che attualmente sono conservate all’interno del Museo Civico.






le scale per andare al Colle di San Guisto


L’area di Trieste è ricca di castelli come quello di San Giusto dal quale è possibile ammirare un panorama caratterizzato dal verde delle colline e dall’azzurro del mare. 





Sul  Monte San Giusto si trova la Cattedrale dove all'interno si trovano mosaici bizantini.


























l’Arco di Riccardo, costruito nel 33 d.C.





La storia della Chiesa di Santa Maria Maggiore è strettamente legata a quella della congregazione gesuita di Trieste.
Nel 1619 giunsero a Trieste i primi due gesuiti, Giuseppe Mezler e Gregorio Salateo. Grazie al suo buon rapporto con il governo dell'epoca, l'ordine gesuita si sviluppò in poco tempo, così da poter commissionare la costruzione di una scuola. Il Collegio dei Gesuiti si trova accanto all'attuale chiesa di Santa Maria Maggiore. Poco dopo si decise di costruire la chiesa, che doveva essere dedicata alla Madonna ed essere il più grande edificio sacro della città in quel momento.




La Piazza dell’Unità d’Italia



















Il Palazzo del Governo con mosaici 



Una passerella sul mare di oltre 200 metri, un luogo magico per fare due passi e ossigenarsi in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi stagione e rimanere incantati a guardare i tramonti d'autunno quando i palazzi delle Rive si tingono di rosso, o se siete dei veri temerari correre sfidando la bora a 100km/h per arrivare in cima fino alla rosa dei venti e vedere se riuscite a stare in piedi!

Il molo sorge tra il 1743 e il 1751 sul relitto del San Carlo una nave affondata in porto, Inizialmente lungo 95 metri e unito a terra con un piccolo ponte di legno, il molo è stato via via allungato e ora misura 246 metri.


       
Nel 1922 in onore del cacciatorpediniere Audace - la prima nave della Marina Militare Italiana arrivata a Trieste il 3 novembre 1918 - il molo venne ribattezzato Molo Audace.


Le ragazze


Dopo il pranzo sulla terrazza del restaurante Bianco (Canale Grande)
(frisella con rucola tonno,,acciughe, pomodorini, olivi, bocconchini di buffalo) partenza 
Volgende foto's te integreren :

Castello di Miramare
Il Castello di Miramare a Trieste è stata la residenza dell'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Asburgo e di sua moglie Carlotta del Belgio.
Il Castello si trova in una posizione incantevole, su un promontorio roccioso proteso verso il Golfo di Trieste.



Costruito tra il 1856 e il 1860 per volere dell'arciduca Massimiliano d'Austria, poi imperatore del Messico, il complesso si presenta fortemente influenzato dal gusto romantico, come costruzione rivisitata di una rocca medievale.
L'arciduca seguì personalmente sia la progettazione della dimora che l'allestimento del vasto parco (oltre 22 ettari), un giardino all'inglese e all'italiana, ricco di piante rare, sculture e laghetti, che scende con ampi gradoni verso il mare.
Il castello è formato da oltre 20 stanze: di particolare pregio sono le "Sale di Massimiliano", fra le quali la camera da letto, arredata come una cabina di nave, e la "Sala del trono".










Dopo la cena con piatti tipici al ristorante ‘birreria Forst’ facciamo un ultimo passeggiato alla Piazza dell'Unita







Giorno 3: 26/05/19  
Un'altra giornata dedicata a Trieste e alla storia con una visita guidata alla Risiera di San Sabba e alla Foiba di Basovizza. Pranzo presso il ristorante ‘T-Porto' a Muggia.
Nel pomeriggio trasferimento a Portorose, la ‘Piccola Montecarlo’ della Slovenia. Cena libera a Trieste.  

Il Civico Museo della Risiera di San Sabba (inaugurato nel 1975) e l’adiacente percorso fotografico-documentario della mostra storica (realizzata a cura di Elio Apih nel 1982 ed ampliata nel 1998) illustrano, attraverso riproduzioni di documenti e testimonianze di vario tipo, la storia della Risiera, ricostruendo al contempo un quadro delle vicende storiche, politiche e militari dell’intera regione durante la prima metà del Novecento.



Grazie ad alcune importanti donazioni, dal 27 gennaio 2002, Giorno della Memoria, il Museo ha mutato la sua originale connotazione didattica ed è divenuto anch’esso a tutti gli effetti un luogo di conservazione della memoria, ove si espongono testimonianze tangibili e dirette della sofferenza e della tragedia umana.

Impronta del Forno Crematorio


Le celle

Nella Sala delle Croci sono stati infatti ricoverati, alcuni oggetti personali, in bacheche incorporate nel muro.










La Foiba di Basovizza, pozzo minerario in disuso, è una delle cavità naturali disseminate sull'altipiano del Carso triestino dove, negli anni a cavallo del 1945, furono uccise migliaia di persone. Qui, come nelle altre foibe presenti nel territorio triestino e sloveno, vi furono gettati civili e militari dai vari eserciti partecipanti al conflitto mondiale. Al termine della guerra, inoltre, l'esercito jugoslavo utilizzò queste voragini per farvi scomparire molte delle persone catturate. 














Dopo questi impressionanti ricordi degli orrori della guerra, visiteremo la bellissima città di Muggia.















Nell'ultimo lembo d'Italia la costa pare ripiegarsi su se stessa: qui si apre la Baia di Muggia, caratteristica località dalle fattezze istro-venete. Approdando nella pittoresca darsena, pare quasi di entrare dentro le calli e le piazzette. L'atmosfera di stampo veneziano non si respira solo grazie alle architetture: anche il dialetto, i costumi e le tradizioni gastronomiche lasciano trapelare un intenso passato condiviso con la Serenissima.








Il Duomo,  La chiesa dei Santi Giovanni e Paolo 
La basilica santuario plebanale di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Muggia Vecchia narra che l'abitato di Muggia Vecchia cessò di essere luogo abitato, dopo la sua distruzione avvenuta da parte dei genovesi e di Paganino Doria nel 1353. Si disse pure che fu distrutta, lasciando in piedi la basilichetta dai triestini in perenne lotta contro i muggesani, causa le saline. 
















Verso il ristorante 'T-Porto'  per n pranzo meraviglioso


Nel pomeriggio trasferimento a Pirano 

Pirano è una città turistica sulla costa adriatica della Slovenia, nota per il suo lungo molo e l'architettura veneziana. 

Piazza Tartini è fiancheggiata dalla gotica Casa Veneziana rossa e dall'affrescata Casa Tartini. Quest'ultima è il luogo di nascita del violinista Giuseppe Tartini. 

Il municipio del XIX secolo è caratterizzato da un leone di pietra, simbolo dell'ex Repubblica di Venezia. Il Duomo di San Giorgio, nelle vicinanze, ha dipinti del XVII secolo e altari in marmo.

Piazza Tartini è la piazza più grande e principale della città di Pirano, in Slovenia. Prende il nome dal violinista e compositore Giuseppe Tartini, di cui fu fatto un monumento nel 1896.




















La più bella città della costa slovena si è sviluppata sul sale. Le saline di Pirano, dove ancora oggi il pregiato fiore di sale viene estratto seguendo i vecchi metodi, sono state la fonte dello sviluppo di questa pittoresca città mediterranea con le sue mura, la sua chiesa panoramica e i suoi siti d’interesse culturali.





































Il campanile, costruito in pietra grigia fra il 1607 ed il 1609 misura in altezza mt. 44,
 con l' angelo in bronzo arriva a mt. 47,20
























Cena libera dal testaurante Bianco, Canale Grande  (calamari e gamberi fritti )



Giorno 4: 27/05/19 – Una giornata fuori i confini italiani: Slovenia. 

Visita alle grotte di Postumia
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In territorio sloveno, una volta italiano, si trovano le grotte di Postumia, di formazione carsica. Si visitano a bordo di un trenino per i primi 4 chilometri all'incirca. Il percorso prosegue poi a piedi per altri 2 chilometri circa. 

















Il Castello di Predjama
Le grotte costituivano un’ottima via di fuga dal Castello di Predjama ad esse direttamente collegato. Costruito nel XIII secolo, in simbiosi con un alto costone roccioso e sopra un vasto sistema di grotte sotterranee, il castello divenne famoso quando il barone Erasmo Lueger, vissuto nella seconda metà del XV secolo, vi si chiuse all’interno e resistette a un assedio di un anno e un giorno.



 Il pittoresco, poderoso, provocante, misterioso e inespugnabile Castello, incastonato in una parete verticale, alta 123 metri, regna lì da oltre 800 anni

Al suo aspetto romantico contribuisce l'idilliaco torrente Lokva che, sotto il castello, si perde nelle profondità ipogee.






 Cena da restaurante Bianco (lasagna, vino, caffè ) 19€



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